Una lettera urgente indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, ai Parlamentari eletti in Emilia-Romagna e al Presidente di Anci Nazionale, Antonio Decaro, per lanciare l’allarme sulla ormai cronica carenza di segretari comunali è stata inviata in questi giorni da Anci Emilia-Romagna.
La situazione, scrivono il Presidente e sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, e Claudia Ferrari, Coordinatrice piccoli Comuni e sindaca di Sarmato, è allarmante e richiede un intervento urgente. A rischio, infatti, c’è il funzionamento delle Amministrazioni, di cui la figura dei segretari comunali è parte irrinunciabile.
Le proposte di Anci Emilia-Romagna sono sintetizzate, nella missiva, in quattro diverse linee di azione: “Occorre una selezione straordinaria di nuovi segretari, riservando una quota aggiuntiva ai candidati migliori fra i dipendenti degli enti locali inquadrati nella categoria D, in possesso dei titoli di studio richiesti per ricoprire il ruolo di segretario e con almeno 5 anni di servizio: a tal fine, occorre ampliare ulteriormente lo stanziamento della legge di bilancio 2023 – scrivono Vecchi e Ferrari – Serve un rafforzamento dei contributi riconosciuti ai piccoli Comuni (fino a 5mila abitanti) per far fronte alla spesa del segretario, in assenza di risorse sufficienti nei bilanci locali, per la durata del PNRR e presumibilmente anche dopo. A tal fine occorre incrementare i fondi stanziati con la legge di bilancio 2023 e procedere con l’adozione del Dpcm attuativo, che dovrà essere imperniato su criteri di un’equa distribuzione dei fondi”.
“Occorre procedere all’esclusione della spesa del segretario dal tetto della spesa di personale auspicabilmente in tutti gli enti, ma a maggior ragione nei piccoli Comuni, anche dopo il PNRR, perché una organizzazione (pubblica o privata) non può funzionare senza una figura di coordinamento, per altro obbligatoria per legge “proseguono i firmatari che concludono con l’ultima proposta: “La quarta azione spetta ai Comuni: pianificare in modo razionale e stabile il loro funzionamento secondo criteri di efficacia ed efficienza, facendo ampio uso delle forme associative e in particolare delle convenzioni di segreteria in modo da superare la situazione attuale che vede troppo spesso realtà amministrative piccole e isolate tra loro, non a caso vacanti e oggetto di soluzioni estemporanee (reggenze frettolose, vicesegretari incaricati per un periodo limitati). La stipula della convenzione con uno o più enti consente di suddividere i costi per la figura apicale; di facilitare il reperimento di un segretario”.
La situazione denunciata dal Presidente Luca Vecchi e da Claudia Ferrari, per conto di Anci Emilia-Romagna riguarda non soltanto il territorio regionale ma più in generale si occupa di una problematica a carattere nazionale, con numerose realtà nella quale la carenza di segretari comunali è anche più grave di quella registrata fra Piacenza e Rimini.