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Le istituzioni manifestano per salvare le filiali delle banche nei piccoli comuni

Lunedì mattina tante persone e soprattutto tante istituzioni si sono trovate in piazza Minghetti a Bologna per partecipare alla manifestazione organizzata dai Comuni di Monghidoro e San Benedetto Val di Sambro contro la chiusura delle filiali bancarie di Intesa Sanpaolo nei comuni da loro amministrati e più in generale contro le soppressioni dei servizi nei piccoli Comuni italiani.

Barbara Panzacchi, Sindaco di Monghidoro: “A Monghidoro illuminati imprenditori privati riaprono i cinema in montagna (quando chiudono le sale cinematografiche anche nelle città), mentre uno dei colossi bancari italiani chiude la filiale. Occorre una azione bipartisan per dire ‘No’ alla soppressione dei servizi bancari sul territorio, sbattendo la porta in faccia ai Sindaci ed alle comunità dei piccoli Comuni, popolati per la maggior parte da persone anziane che l’home banking non riescono ad utilizzarlo, con imprese, con giovani coppie che hanno fatto dei mutui per acquistare la prima casa e che hanno il diritto di confrontarsi con i professionisti delle filiali di prossimità, non con dei portali telematici. Non si può rimanere zitti di fronte a queste dinamiche che non tengono conto di come è fatto il nostro Paese: ben diverso è chiudere le filiali nelle grandi città rispetto al farlo nei piccoli Comuni che stanno cercando di operare sviluppando servizi e luoghi di aggregazione, di formazione, per renderli attrattivi per chi ci abita, per i turisti, per chi si vuole trasferire da noi; qui è necessario aprire e non chiudere. Questo tema è di rilievo nazionale ed auspico che si riesca ad affrontare nelle sedi competenti per far sì che i risparmi degli italiani vadano a rafforzare i servizi bancari di prossimità e non gli utili delle banche.

Alessandro Santoni, Sindaco di San Benedetto Val di Sambro e Coordinatore Nazionale ANCI per i piccoli Comuni: “Con la consegna delle firme raccolte a Pian del Voglio e Monghidoro, abbiamo ribadito contrarietà nei confronti di una politica che di fatto accomuna molti comuni d’Italia, che si sono trovati e tutt’ora si trovano a dover affrontare le difficili conseguenze dovute a tali tagli. Siamo preoccupati per decisioni che colpiranno duramente queste comunità, ed in particolare le persone anziane, le piccole e medie imprese, risparmiatori, negozianti, turisti e più in generale chiunque necessiti quotidianamente di fondamentali servizi di prossimità. Da sempre chiediamo attenzione per le aree interne e per i piccoli comuni, manifestando disappunto soprattutto nei casi come questi nei quali tali scelte non dipendono da una difficoltà economica generale. Non possiamo accettare con rassegnazione tutto ciò, proprio in ragione della importanza economica e sociale che rivestono i presidi territoriali di prossimità: chi accetta di vivere, lavorare ed investire nelle nostre aree, ha bisogno di servizi importanti per sopperire al problema rappresentato dalle distanze e dalla conformazione geografica. Ogni servizio acquista un immenso significato e contribuisce in modo determinante a costituire l’identità di questi paesi, che non vogliamo né possiamo permettere venga meno.”

Assieme ai due Sindaci erano presenti il vice Sindaco di San Benedetto Val di Sambro Lorenzo Lamma, il Consigliere Comunale di Monghidoro Bruno Paolini, i colleghi dei Comuni di Loiano, Monterenzio, Sarmato, Frontone (piccolo Comune delle Marche che sta subendo lo stesso trattamento), la Città Metropolitana, alcuni consiglieri comunali di Bologna, molti consiglieri regionali di ogni schieramento, deputati europei, i Presidenti nazionale e regionale di UNCEM, Claudia Ferrari per ANCI Emilia Romagna, le associazioni di categoria di Ascom, Confartigianato e Cna, le Acli, i sindacati dei pensionati.

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