“Ai bandi per la transizione digitale del PNRR ad oggi possono aderire solo i Comuni e non direttamente le Unioni dei Comuni e purtroppo è impossibile per le Unioni effettuare direttamente la gestione contabile relativa al raggiungimento degli obiettivi nonostante, secondo criteri e modalità convenzionali, questo sia il percorso ormai consolidato per la gran parte dei Comuni riuniti in Unioni”.
Questa la situazione denunciata dal Presidente dell’Anci Emilia-Romagna Luca Vecchi e dall’assessore al Riordino Istituzionale della Regione Paolo Calvano, in una lettera indirizzata al ministro per la Pubblica Amministrazione e al Dipartimento per la trasformazione digitale, nella quale si auspicano “un incontro urgente per poter approfondire il problema e la possibilità di portare la questione nell’ambito dei lavori della Conferenza Unificata”.
La missiva, predisposta assieme all’assessore alla Città Smart del Comune di Modena Ludovica Carla Ferrari, delegata Anci E-R al Digitale, ricorda le “rassicurazioni dal Dipartimento per la Transizione Digitale” ma, sottolinea, “resta l’esigenza e l’urgenza di azioni giuridicamente formalizzate e, se necessari, di provvedimenti normativi tali da consentire alle Unioni di svolgere pienamente le attività relative alla Transizione Digitale del PNRR al pari dei Comuni”.
La situazione, scrivono Vecchi e Calvano, “mette in seria difficoltà i Comuni riuniti in Unione che hanno già ottenuto fondi PNRR e sta pregiudicando l’adesione ai prossimi bandi per la transizione digitale che potrebbero vedere scarsa partecipazione per il timore di essere costretti a difficoltà organizzative non superabili”.